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1) Dizion. 5° Ed. .
GLORIA.
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pag.370


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GLORIA.
Definiz: Sost. femm. Onore grande e celebrità, acquistati con meriti, geste, opere, insigni, e consentiti dall'universale degli uomini.
Dal lat. gloria. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 177: Gloria è nominanza, che corre per molte terre, d'alcuna persona di grande affare, e di sapere bene sua arte.
Esempio: Dant. Inf. 31: O tu, che nella fortunata valle, Che fece Scipïon di gloria reda, Quando Annibal co' suoi diede le spalle, Recasti già ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 10: Gloria, secondo che dicono li autori, è notizia chiara d'alcuna cosa con loda.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 57: Torniamo a quel di eterna gloria degno Ruggiero.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 11, 26: Come trovasti, o scelerata e brutta Invenzïon, mai loco in uman core? Per te la militar gloria è distrutta, Per te il mestier de l'arme è senza onore.
Esempio: Varch. Stor. 2, 350: Sopra tutti gli altri fu degno d'immortal gloria e di sempiterna memoria Francesco di Niccolò Ferrucci.
Esempio: Tass. Gerus. 10, 71: Il buon Rinaldo, il qual più sempre esalta La gloria sua con opre eccelse e nuove, In noi s'avviene.
Esempio: Metast. Dramm. 8, 59: Quanto à di ben la terra Alla gloria si dee.
Esempio: Parin. Poes. 198: Chi della gloria è vago, Sol di virtù sia pago.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 11: E gloria cerco da virtù private In questa terra, ove il furor di pochi Coi primi onori la virtù punisce.
Esempio: Manz. Poes. 857: Fu vera gloria? Ai posteri. L'ardua sentenza.
Definiz: § I. E figuratam., detto di città, popolo, nazione. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 66: Meritamente [Giotto] una delle luci della fiorentina gloria dir si puote.
Definiz: § II. E per Persona, che reca gloria, onore grande, a ciò che viene espresso dal compimento. –
Esempio: Dant. Purg. 7: O gloria de' Latin, disse, per cui Mostrò ciò che potea la lingua nostra, O pregio eterno del loco ond'io fui, Qual merito, o qual grazia mi ti mostra?
Esempio: E Dant. Purg. 33: O luce, o gloria della genta umana, Che acqua è questa che qui si dispiega Da un principio, e sè da sè lontana?
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 11: Benedetto, il nipote, ecco là veggio,... Col cardinal di Mantua, e col Campeggio, Gloria e splendor del Consistorio santo, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 6: Sveno, del re de' Dani unico figlio, Gloria e sostegno alla cadente etade, Esser tra quei bramò, che 'l tuo consiglio Seguendo, ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 17, 90: Questi fia tal, che non sarà chi meglio La spada usi o lo scettro,... Gloria del sangue tuo somma e suprema.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 15: Stravolto l'ordine della repubblica, disautorizzate le leggi, si faceva gala de' misfatti, trattandosi come prodezze i delitti, e come glorie dell'infelice posterità i delinquenti.
Definiz: § III. E nello stesso senso, usato poeticam. in modo assoluto. –
Esempio: Fosc. Poes. C. 30: Ma più beata, chè in un tempio accolte Serbi l'itale glorie.
Definiz: § IV. Per Titolo, Cagione, di gloria. –
Esempio: Bibb. N. 5, 731: Fu molto grande gloria a' santi apostoli e agli altri prodi uomini, quando intesono dal Santo Spirito lo misterio della incarnazione.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 101: Fa veramente ciò gloria di quelli [artefici], e confusione di molti, i quali, presumendo di sè, si mettono in opera, ed occupano il luogo dell'altrui virtù.
Definiz: § V. E per Ciò che rende molto adorno, mirabile, checchessia o chicchessia; Fregio, Ornamento, Fulgore, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 272: La vergine Domitilla, in questo tempo, che stava giurata e sposata nella propria casa sua, facevasi vestimenti di mirabile gloria.
Esempio: E Leggend. SS. M. appr.: Gran fatto fue di lei a riputare poi ogni cosa, e ogni sua gloria, come vilissimo fango. E ornandosi un die la vergine Domitilla più curiosamente ch'ella non soleva,.... non pareva delle cose di questo mondo, sì per lo splendore dei vestimenti, e sì per la gloria verginale della sua grande bellezza.
Definiz: § VI. Per Maestà, Dignità eccelsa, e simili. –
Esempio: Dant. Conv. 347: Che cosa è l'uomo, che tu Iddio lo visiti? L'hai fatto poco minore che gli Angeli, di gloria e d'onore l'hai coronato, e posto lui sopra l'opere delle tue mani.
Esempio: Martin. T. V. 10, 33: Lo hai fatto per alcun poco inferiore agli Angeli, lo hai coronato di gloria e di onore.
Definiz: § VII. Per Atto glorioso, ed altresì Impresa, Fatto, glorioso. –
Esempio: Dant. Purg. 10: Quivi era storïata l'alta gloria Del roman prince, lo cui gran valore Mosse Gregorio alla sua gran vittoria.
Esempio: E Dant. Parad. 9: Perch'ella favorò la prima gloria Di Iosuè in su la Terra Santa, Che poco tocca al papa la memoria.
Esempio: Rinucc. O. Poes. 78: Le glorie tue canto in Parnaso.
Esempio: Metast. Dramm. 3, 86: Torno al costume antico, Chi trattien le mie glorie è mio nemico.
Definiz: § VIII. Per Condizione gloriosa, Stato glorioso. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 348: L'altezza della subita gloria nella quale messer Torel si vide, alquanto le cose di Lombardia gli trassero della mente.
Esempio: Savonar. Pred. ult. 4: Dio sa, io vorrei che loro fussino più in gloria di noi, e che ci avanzassino di spirito.
Esempio: Ar. Orl. fur. 45, 1: Di questo (dell'instabilità della Fortuna) esempio è Policràte, e il re di Lidia, e Dionigi, ed altri ch'io non nomo, Che ruinati son da la suprema Gloria in un dì ne la miseria estrema.
Definiz: § IX. Figuratam. e poeticam.
Esempio: Petr. Rim. 1, 158: Ed ella si sedea Umile in tanta gloria, Coverta già dell'amoroso nembo.
Definiz: § X. E semplicemente per Fama, Lode, Onoranza, Rinomanza, spesso con gli aggiunti mortale, mondana, vana, e simili. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 427: La mondana gloria fugge i suoi seguitatori, e seguita i fuggitori.
Esempio: Cic. Ufic. 16 t.: Ma e' sono molti cupidi dello splendore e della gloria, e' quali tolgono a altri quello che a altri essi donino.
Esempio: E Cic. Ufic. 17: Egli è lecito che noi veggiamo molti, e' quali non tanto per natura liberali, quanto indotti da una certa gloria,... fanno molte cose ec.
Esempio: Cas. Rim. 1, 35: Gloria non di virtù figlia, che vale?
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 8, 189: Parendo forse io abia fatto questo per un non so che di gloria mondana.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 8: E pien di fe', di zelo, ogni mortale Gloria, imperio, tesor, mette in non cale.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 91: I filosofi all'uso de' mimi affettano la verità, e l'alterano coll'affettarla, poichè cercano la gloria vana.
Definiz: § XI. Gloria, vale anche semplicemente Onore, Vanto, Merito, e simili, per lo più con un compimento retto dalla particella Di. –
Esempio: Dant. Parad. 6: Chè la viva giustizia che mi spira Gli concedette, in mano a quel ch'io dico, Gloria di far vendetta alla sua ira.
Esempio: Ar. Comm. 2, 315: Diamoti La gloria e 'l vanto di saper me' fingere D'ogni poeta una bugia.
Esempio: Bern. Orl. 36, 19: Non dar l'onore a questo rinnegato, Nè la gloria alla gente saracina.
Definiz: § XII. Vale pure Allegrezza, Compiacenza, Sodisfazione. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Cacciarli i Ciel per non esser men belli: Nè lo profondo inferno gli riceve, Chè alcuna gloria i rei avrebber d'elli.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 89: Sarebbe alcuna gloria e consolazione a' rei angeli avere mischiati seco questi così fatti.
Esempio: E But. Comm. Dant. 2, 260: Gloria è allegressa dell'animo e contentamento d'essere buono; e questa gloria è semplice ed assoluta; cioè ec.
Esempio: Benc. Pimandr. Mercur. 63: Ed i cori delli Dii sono due; l'uno adopera, e l'altro contempla. E questa è la suprema gloria dell'anima.
Definiz: § XIII. Vale altresì Beatitudine che si gode nel paradiso, Eterna felicità dei beati. –
Esempio: Dant. Parad. 19: E cominciò: Per esser giusto e pio Son io qui esaltato a quella gloria, Che non si lascia vincere a disio.
Esempio: S. Bern. Lib. Arb. A. 19: Essa creatura sarà liberata dalla servitù della corruzione nella libertà della gloria de' figliuoli di Dio.
Esempio: Sacch. Rim. G. 55: Quando il corpo sarà morto, Fa' che l'anima abbia porto Di paradiso e gloria.
Esempio: Parut. Soliloq. 1, 3: Già cammina a gran passi la mia età al fine della vita; ed io non miro al fine della gloria, a cui sono ordinato.
Esempio: Segner. Pred. 175: So ben io quello, che tengo già preparato di dir per me, se.... mi vegga ammesso al possesso di tanta gloria.
Definiz: § XIV. E in questo senso riceve varj aggiunti, come gloria eterna, gloria perpetua, gloria verace, gloria beata, gloria futura, gloria de' beati, gloria dei trionfanti, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 25: Speme, diss'io, è uno attender certo Della gloria futura, il qual produce Grazia divina e precedente merto.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 427: Gloria chi rifiuterà, verace gloria averà.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 272: Presto tornerò per te, e mostrerotti la gloria perpetuale del Re sempiterno.
Esempio: Bocc. Filoc. 770: Vivi acciocchè tu, per queste possa all'eterna gloria pervenire, quando della tua vita i termini compierai.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 264: Preghiamo Iddio.... che sia un buon figliuolo, e che viva col timor di Dio, ed alla sua fine abbia quella gloria beata.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 47: Ella t'insegnerà studj più grati,... E come de la gloria de' beati Nel mortal corpo parte si delibi.
Esempio: Tass. Gerus. 14, 8: Ben, replicògli Ugon, tosto raccolto Nella gloria sarai de' trïonfanti.
Definiz: § XV. E per La sede stessa dei beati, Paradiso. –
Esempio: Dant. Parad. 23: Quivi trionfa, sotto l'alto Filio Di Dio e di Maria, di sua vittoria, E con l'antico e col nuovo concilio Colui, che tien le chiavi di tal gloria.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 410: Le quali virtù ora in gloria la fanno felice.
Esempio: Segner. Pred. 164: Che s'io, sollevandovi su le nuvole, vi rappresento questa mattina non altro che il primo ingresso di un'anima nella gloria, non solo vi farò, ec.
Definiz: § XVI. E Gloria del cielo, o del paradiso, trovasi poeticam. a denotare l'Empireo, considerato come propria sede dei beati. –
Esempio: Dant. Parad. 11: Poi che la gente poverella crebbe Dietro a costui, la cui mirabil vita Meglio in gloria del ciel si canterebbe, Di seconda corona redimita Fu per Onorio dall'eterno spiro La santa voglia d'esto archimandrita.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 347: La vita meravigliosa del quale, Mellio 'n gloria del ciel si canterebbe; cioè meglio si loderebbe la vita mirabile di santo Francesco ne la gloria di paradiso, dove è lo collegio di tutti li beati.
Definiz: § XVII. Per Pittura o Disegno rappresentante la sede dei beati; e in questo senso dicesi Gloria celeste. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 18: Andato poi ad Ascesi cominciò a fresco una storia della gloria celeste nella nicchia della cappella maggiore nella chiesa di sotto di S. Francesco, dove è il coro.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 4, 29: Infinite figurine che in una gloria celeste vi si veggiono sono tanto belle, che paiono veramente di paradiso.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 11, 247: Di mano del detto Michelagnolo [Anselmi] è nella medesima città.... in san Pier Martire alla cappella della Croce una gloria celeste.
Definiz: § XVIII. Term. di Pittura. Riunione di angeli e di altri spiriti celesti circondati di luce e di nuvole luminose, dipinta o rappresentata in alto del quadro o intorno al Padre Eterno, o sopra altre sacre immagini. –
Esempio: Baldin. Art. Int. 110: L'Annunziazione di Maria sempre Vergine, con una gloria, e molti angeletti in vaghe attitudini.
Esempio: Memor. Bell. Art. 1, 188: Merita riflessione uno dei due angeli, che sono nella gloria, il quale essendo effigiato nel punto di volare a basso, è disegnato in un bello scorcio, e con ottimo intendimento.
Definiz: § XIX. Gloria, vale pure Onnipotenza, sapienza e maestà di Dio, in quanto si manifestano nell'opere della creazione; ed altresì Beatitudine di Dio in sè stesso. –
Esempio: Dant. Parad. 1: La gloria di Colui che tutto muove, Per l'universo penetra e risplende In una parte più, e meno altrove.
Esempio: E Dant. Parad. 31: Ma l'altra, che volando vede e canta La gloria di colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta,... Nel gran fior discendeva, che s'adorna, ec.
Esempio: E Dant. Parad. 33: O somma luce, che tanto ti lievi Da' concetti mortali, alla mia mente Ripresta un poco di quel che parevi, E fa' la lingua mia tanto possente, Ch'una favilla sol della tua gloria Possa lasciare alla futura gente.
Esempio: Bibb. N. 5, 189: I cieli raccontano la gloria di Dio, e il firmamento annuncia le opere delle sue mani.
Esempio: E Bibb. N. 5, 465: Levati, Signore, sopra li cieli; e sopra ogni terra è la gloria tua; acciò siano liberati li diletti tuoi.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 3, 416: Farò tale dimostrazione della divinità mia in gloria ed in podestà, che sarete costretti di gridare: Benedetto colui, ec.
Definiz: § XX. Gloria, in locuzioni ascetiche, vale Omaggio di devozione e di adorazione. –
Esempio: S. Cater. Lett. 1, 25: La creatura, essendo vestita di così dolce vestimento, ha sempre pace, ed è contenta di sostenere pena per gloria e loda del nome di Dio.
Definiz: § XXI. Gloria, chiamasi anche l'Inno che, quando il rito non disponga altrimenti, il sacerdote recita nella Messa, dopo il Kyrie eleyson, e che incomincia colle parole dell'Evangelio, Gloria in excelsis Deo; ma oggi comunemente usasi nel genere maschile. –
Esempio: Cerracch. Dubb. Rubr. 1, 165: Veduto dunque evidentemente non potersi nelle vigilie infra ottava dire la messa festiva dell'ottava, quella appunto che avesse la Gloria e 'l Credo;... rimane a dubitarsi, ec.
Definiz: § XXII. Si usò anche per l'Antifona che incomincia Gloria Patri, e che si recita dai Cristiani come orazione; e oggi usasi comunemente nel genere maschile. –
Esempio: Regol. S. Bened. 34: Nell'ora della Prima si dicano tre salmi, distintamente, e non sott'una Gloria.
Definiz: § XXIII. Gloria, si chiama anche il Segno della fine di un'opera a stampa; e ciò perchè alcuni stampatori, per prova che l'opera era compiuta, ponevano in fine del libro la formula Soli Deo gloria, o simile. –
Esempio: Tos. Pruov. 38: I libri di questo autore anche nella sesta edizione.... non son più che tre, e nel fine del terzo vi è anche la gloria, e costui vorrebbe farci gabellare il quinto.
Definiz: § XXIV. Gloria, Laude e gloria a Dio, al Signore, Onore e gloria, e simili, a Dio, al Signore, sono locuzioni bibliche colle quali si rende omaggio a Dio. –
Esempio: Bibb. N. 10, 506: A quel che siede in trono, e all'Agnello, benedizione e onore e gloria e potenza in secula seculorum.
Esempio: E Bibb. N. 10, 550: Dopo queste cose udii quasi una voce grande delle trombe in cielo, che dicevano: alleluia; laude gloria e virtù a Dio nostro.
Esempio: Martin. T. N. 6, 296: Tutte le udii, che dicevano: a lui, che siede sul trono, e all'Agnello, benedizione e onore, e gloria e potestà pe' secoli de' secoli.
Esempio: E Martin. T. N. 6, 387: Dopo di ciò udii come voce di molte turbe in cielo, che dicevano: alleluia: salute e gloria, e virtù al nostro Dio.
Definiz: § XXV. Gloria a Dio, per lo più coi verbi Dire gloria a Dio, Cantare gloria a Dio, e simili, usasi a significare rendimento di grazie, di onore o di omaggio, a Dio, con allusione al Gloria in excelsis Deo. –
Esempio: Fr. Galg. Ord. Mess. 3: Or quando odi che il prete incomincia a dire: Gloria sia all'altissimo Iddio, ricordati di quello dolce canto fatto sopra al nostro Salvatore nel dì della sua natività.
Esempio: Manz. Poes. 821: Intorno a lui.... Mille celesti strinsero Il fiammeggiante volo; E accesi in dolce zelo, Come si canta in cielo, A Dio gloria cantar.
Definiz: § XXVI. Vana gloria, lo stesso che Vanagloria, come comunemente scrivesi. –
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 261: Se.... io cerchi per le mie opere virtuose esser lodato, questa è vana gloria.
Definiz: § XXVII. Di gloria o Della gloria, usato a modo di aggiunto, parlandosi di Dio, vale Dispensatore di gloria, ed altresì Glorioso; e nel medesimo senso è applicato anche alla Vergine Maria. –
Esempio: Bibb. N. 5, 205: Chi è questo re di gloria? Il Signore delle virtù, lui è il re di gloria.
Esempio: Leggend. SS. Iac. Stef. 75: Dio il quale parlò a Patriarchi ed a Profeti si fu Iddio di gloria.
Esempio: E Leggend. SS. Iac. Stef. appr.: Iddio di gloria, cioè datore di gloria.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 18: Conoscendo il nostro Signore della gloria [molti filosofi mondani] nol glorificarono come dibitamente dovevano con tutto il loro affetto.
Esempio: Pulc. L. Morg. 12, 1: Non mi lasciare, o Vergine di gloria, Tanto ch'i' possa ordinar questa storia.
Esempio: Tass. Rim. 4, 2, 63: Quel re di gloria e re del ciel superno Oggi si mostra qui nel figlio eterno.
Esempio: Martin. T. V. 10, 114: Alzatevi voi, porte dell'eternità; ed entrerà il re della gloria. Chi è questo re della gloria? il Signore forte e potente.
Definiz: § XXVIII. Di gloria, pur, come aggiunto, detto di Dio, vale anche A cui si deve rendere gloria. –
Esempio: Leggend. SS. Iac. Stef. 75: Dio di gloria, cioè al quale si dee dare dalla criatura gloria.
Definiz: § XXIX. A lode e gloria di Dio, A laude e gloria di Dio, o A onore e gloria, di Dio, e simili, sono locuzioni usate per rendere grazie ed omaggio al Signore. –
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 261: Ricordo oggi questo dì 18 di maggio in giovedì (1506) a ore 16, a laude a gloria dell'Onnipotente e immortale Iddio.... mi nacque dalla Marietta mia donna una figliuolina.
Definiz: § XXX. E A onore e gloria di chicchessia o di checchessia, è maniera usata a significare che affermiamo una data cosa con piacere, o perchè è nostro debito; e talora usasi anche con una tal qual ironia. –
Esempio: Magal. Lett. scient. 265: Noi altri signori italiani studiamo, non è dubbio, per eccellenza e al pari d'ogn'altra nazione l'alfabeto in iscritto; ma sia detto a onore e gloria nostra, siamo sempre stati pochissimo vaghi di studiarlo in voce.
Definiz: § XXXI. A gloria, posto avverbialm., detto di campane, e col verbo Sonare a gloria, o Scampanare a gloria, vale A doppio e a distesa, per annunziare qualche festa, o in segno di pubblica allegrezza o gioia. –
Esempio: Morell. Cron. 355: Sabato a dì 5 di maggio ci mandò il re l'ulivo dell'acquisto di Roma; domenica sera si sonò a gloria, e fecesi i fuochi ne' luoghi usati.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 128: A Firenze si sonò a gloria, e fecesi dimostrazione grande di allegrezza.
Esempio: Varch. Stor. 2, 317: Agli quattordici sonarono le campane a gloria tutto 'l giorno quant'egli fu lungo.
Definiz: § XXXII. Per similit. –
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 217: Lasciàngli andare e torniamo a' Franzesi, Che in tutto il campo sonavano a gloria, Perchè hanno ottenuto la vittoria.
Esempio: Varch. Stor. 2, 17: Cessato il romore così dell'artiglierie come delle campane, delle trombe e di mille altri istrumenti, i quali sonavano tutti distesamente a gloria, la galea sopra la quale era l'imperadore s'accostò al ponte.
Definiz: § XXXIII. Figuratam. –
Esempio: Burch. Son. 1, 3: E se romor si leva in Orbatello, Fuggi in ringhiera, e fa sonare a gloria.
Definiz: § XXXIV. Andare alla gloria, o in gloria, sono maniere che valgono Andare in paradiso. –
Esempio: S. Antonin. Lett. 109: Tanto hai men cagione di contristarti, quanto il tuo figliuolino è ito a gloria, sanza nessuno dubbio.
Esempio: Monet. Poes. 20: Se i falli vostri poi confesserete, Prometto a tutti, e giuro in fede mia,... Ch'anderete alla gloria tutti quanti.
Definiz: § XXXV. Andare in gloria, vale anche Uscir quasi di sè pel piacere. –
Esempio: Giust. Vers. 199: Gingillino andato in gloria, se n'uscia gonfio di boria Dal chiarissimo concilio Colla zucca in visibilio.
Definiz: § XXXVI. Aspettare a gloria, vale Attendere con grandissimo desiderio una persona o una cosa. –
Esempio: Grazz. Comm. 239: Procacciò in meno d'una mezz'ora gli abiti e gli uomini; e aspetta quest'altri venti ducati a gloria.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 349: Messer Silvio c'impose quell'opera Per quello amico, che ci aspetta a gloria.
Esempio: Salv. Granch. 1, 2: Però per non lasciare Che se ne fugga questa occasïone, Che già più giorni s'è aspettata a gloria,... son disposta, ec.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 8: L'altro l'aspetta a gloria, e in sulla porta, Per veder s'egli arriva, ognor s'affaccia.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 263: Egli aspetta a gloria d'Alemagna certe materasse a vento, che si gonfiano come palloni.
Definiz: § XXXVII. E figuratam. –
Esempio: Grazz. Comm. 236: Ghiotterello, impiccatello! le forche t'aspettano a gloria.
Definiz: § XXXVIII. Dar gloria, vale Magnificare, Lodare altamente. –
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 654: A gloriarla; cioè a darli gloria e laude, com'ella (la fede) merita.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 68: I re, i signori, i cavallier più degni, Con Ruggier ch'a fatica era risorto, A rallegrarsi ed abbracciarsi vanno, E gloria senza fine e onor gli danno.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 26: Dar gloria all'anima grande dell'immortal Borelli è obbligo e sfogo della mia gratitudine.
Definiz: § XXXIX. Dare gloria o glorie, Rendere, e simili, gloria, o, come anche trovasi, glorie, riferito a Dio, vale Fargli omaggio, Onorarlo, con atti di adorazione, Adorare. –
Esempio: Bibb. N. 9, 406: Onde non fu niuno che tornasse a ringraziar, e dare gloria a Dio, se non questi ch'era forestiere.
Esempio: Leggend. Tob. V. 4: Sempre lauldava Iddio, e sempre rendendo glorie a Domeneddio di ciò ch'egli faceva.
Esempio: Alf. Trag. 4, 236: Ma, sempre a me d'Iddio tu parli.... Ad oltraggiarmi, il nomi? D. A dargli gloria, Io 'l nomo.
Esempio: Martin. T. N. 2, 190: Non si è trovato chi tornasse, e gloria rendesse a Dio, salvo questo straniero.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 3, 252: Confessalo, e dà gloria al Signore, che è glorificato dal testificare la verità.
Definiz: § XL. Darsi gloria, vale Menar vanto, Vantarsi. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 86: Nel cospetto degli stolti si danno gloria di singularità di scienzia.
Definiz: § XLI. Farsi gloria di chicchessia, e, come anche trovasi, Far gloria, di checchessia, vale Gloriarsene, Onorarsene. –
Esempio: Salvin. Odiss. 65: Sappiam noi, Menelao, di Giove allievo, Chi mai sien questi, uomin, che fan gloria Di venire da noi in nostra casa?
Esempio: Legg. Tosc. 10, 185 t.: Perchè ci faremo sempre gloria di far servire la Nostra Sovrana Autorità alla santissima religione, che direttamente interessa la gloria di Dio, da cui solo dipendono la sicurezza e la felicità degli Stati.
Definiz: § XLII. Lavorare per la gloria, dicesi scherzevolmente di chi non riceve nessuna ricompensa di quanto fa.
Definiz: § XLIII. Mettere in gloria, trovasi poeticam. per Celebrare, Magnificare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 53: Taccia qualunque le mirabil sette Moli del mondo in tanta gloria mette.
Definiz: § XLIV. Prendere gloria, Pigliare, e simili, gloria, vale Vantarsi, Gloriarsi. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 148 t.: Quando l'anima nostra conoscessi in sè alcune virtù..., in questo essa piglierebe gloria, e confidenza d'averle avute da sè e non da Dio.
Esempio: Bocc. Filoc. 662: Dunque, iniqua giovane, prendi tu gloria d'aver dispiaciuto a noi, e insuperbisci per la tarda vendetta, e minacci di peggio operare?
Definiz: § XLV. Recarsi a gloria, e come anche si trova, in gloria, checchessia, vale Gloriarsene, Tenersi grandemente onorato di esso. –
Esempio: Vill. M. 532: Vestironli di scarlatto,... e con molta pompa li mandarono a Siena, dove furono ricevuti con festa rilevatamente all'usanza sanese, recandosi in grande gloria questa mandata.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 39: Principe invitto, disse, il cui gran nome Sen vola adorno di sì chiari fregi, Che l'esser da te vinte e in guerra dome Recansi a gloria le provincie e i regi.
Definiz: § XLVI. Dio l'abbia in gloria, è maniera augurativa che si usa parlandosi di qualche trapassato. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 243: Que' nostri vecchi avanti l'ottocento, Dovean esser che fitta di somari!... Senza progetti, sempre stazionarj, Sempre e poi sempre la solita storia,... Gli eran pur ciuchi, che Dio gli abbia in gloria.